Accademia dei Georgofili
Giornata di studio
È ormai noto che i cambiamenti climatici in atto si manifestano attraverso un aumento dei valori della temperatura e una forte variabilità delle precipitazioni che tendono a intensificarsi e a distribuirsi su un numero minore di giorni, sotto forma di violenti nubifragi (bombe d’acqua). Nel caso dei boschi e delle alberature, i nubifragi saturano i terreni diminuendo fortemente la consistenza del suolo rendendo precaria ed a rischio la stabilità degli alberi. Aumentano anche le serie di periodi siccitosi con risultati che mostrano impatti diversi da zona a zona, ma che comportano spesso conseguenze disastrose nelle filiere agro-alimentari. I lunghi periodi di siccità, specialmente nel periodo estivo, sono associati, purtroppo, agli incendi che rimangono la piaga principale per gli ecosistemi forestali delle aree climatiche mediterranee accentuando, fra l’altro, l’erosione del suolo. A queste emergenze, in gran parte favorite e/o causate da una attività antropica assai poco virtuosa, si susseguono e si associano i disturbi naturali tra i quali gli eventi meteorici estremi, come le tempeste di vento che hanno sempre determinato forti modifiche alla presenza ed alla struttura della copertura forestale e causato danni perniciosi alle alberature urbane. Purtroppo, proprio in questa ottica si inquadra anche la tempesta VAIA che a fine ottobre ha colpito le foreste delle Alpi centro-orientali italiane distruggendone oltre quaranta mila ettari. La letteratura ci indica che in Europa le tempeste di vento, rappresentano, per i boschi, il principale evento naturale di danno superando di tre volte quello determinato dagli incendi. In effetti altri fattori possono interagire (caratteristiche eco-stazionali, orografia, tipologia e struttura del bosco) su magnitudo e frequenza, ma, sempre più spesso, viene associato il fattore causale dei cambiamenti climatici. Il caso della tempesta VAIA non è stato un caso di rara frequenza per l’area alpina: nel recente passato si sono succeduti gli eventi del 1966 in Trentino ed in Austria, del 1990 in Svizzera. Nel 2015 è accaduto su parte dell’Appennino Toscano. Pertanto, oltre a dover fronteggiare l’ormai cronica emergenza degli incendi, occorre anche far fronte a questo tipo di rischi che, in virtù degli attuali cambiamenti climatici, sono destinati a ripetersi, magari in altre aree, intraprendendo non solo azioni di prevenzione, ma anche attraverso la messa a punto di strategie straordinarie di salvaguardia del bosco e del verde urbano. Con questa Giornata di studio l’Accademia dei Georgofili ha promosso un’occasione di discussione scientifica e di informazione sulle problematiche inerenti i rischi ambientali vento, fuoco e acqua ed indicare le principali linee operative a favore di una corretta gestione del territorio.
Raccolta delle sintesi
Coordinatore: Raffaello Giannini
Programma
Bernardo Gozzini - Cambiamenti climatici e rischi ambientali
Giacomo Certini - Fuoco, vento e acqua: minacce crescenti per i suoli forestali
Renzo Motta, Marco Marchetti - Fuoco, vento e acqua: il regime dei disturbi naturali in un paesaggio culturale
Piermaria Corona, Gherardo Chirici, Raul Romano, Luca Cesaro - Danni da vento: strategie di monitoraggio e gestione forestale
Giovanni Bovio - Incendi: dal rischio alla gestione forestale
Vittorio Leone - Scenari emergenti: gli incendi estremi
Paola Pasquinelli, Luca Tonarelli - Il ruolo del Centro di addestramento AIB di Regione Toscana nella previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi
Pio Federico Roversi - Influenza dei cambiamenti climatici e degli eventi meteorici estremi sulla dinamica dei rapporti foresta-fitofagi/fitopatogeni
Marco Borghetti - La ricostituzione del bosco
Francesco Ferrini, Giovanni Sanesi - La gestione degli alberi: prevenire i problemi futuri pianificando opportune strategie per affrontarli
Raffaele Cavalli - L’accessibilità delle foreste quale strategia per la gestione degli eventi catastrofici naturali
Enrico Marone, Claudio Fagarazzi - Metodologie innovative per la stima dei danni economici-ambientali causati da incendi boschivi
Interventi programmati
Bruno Petrucci - Foreste - MATTM: gli incendi boschivi nei Parchi Nazionali
Giuseppe Scarascia Mugnozza - Considerazioni conclusive