I Georgofili in previsione del vertice dei Ministri dell’agricoltura del G20
I Paesi dell’Unione Europea hanno norme molto severe in merito all’autorizzazione dei mezzi per la difesa delle piante e alle strategie del loro impiego. L’orientamento attuale è quello di proseguire in tale direzione per rendere la produzione agricola europea complessivamente sempre più “resiliente”. L’obiettivo è certamente ottimo, in termini generali, ma la sua realizzazione può comportare anche conseguenze di segno opposto, se si considera la situazione a livello mondiale. La “sostenibilità” può essere esportata dai pochi Paesi sviluppati a quelli che sono ancora in ritardo? Considerando la situazione Italiana emerge chiaramente che il grado di approvvigionamento nazionale è largamente carente per la maggior parte dei prodotti alimentari, come da un recente documento dell’AISSA. I nostri prodotti alimentari sono quindi in gran parte importati, prevalentemente come materie prime da trasformare. I nostri agricoltori sono costretti a sostenere costi elevati e subire la concorrenza di prodotti disponibili sul mercato internazionale, a prezzi generalmente bassi, ma ottenuti nell’ambito di sistemi agroalimentari meno sicuri. La riunione dei Paesi del G 20 può consentire di affrontare approcci interdisciplinari lungimiranti per valutare e agire sulla complessità dell’impatto sul sistema agricoltura nel suo insieme di fattori quali clima, modalità produttive di materie prime e relativi aspetti sociali, economici e di mercato. Da considerare sono anche i cambiamenti geopolitici e i modelli di consumo e di domanda alimentare. L’apporto del settore della “difesa antiparassitaria” a questo complesso argomento sarebbe rivolto a ricordare il rischio che potrebbe derivare dallo sviluppo epidemico di avversità delle piante coltivate con drammatiche conseguenze sulla disponibilità di cibo per la popolazione mondiale. Cooperazione internazionale e politiche commerciali non possono trascurare rischi di questo tipo. L’evento si propone di evidenziare l’importante riorganizzazione che si sta verificando in Italia del Servizio Fitosanitario e del sistema di prevenzione dell’introduzione di organismi dannosi. Verrà dedicata attenzione agli effetti dei cambiamenti climatici sulle avversità delle piante e al ruolo di insetti vettori nella trasmissione di malattie a rischio di introduzione.
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