Vincitori del Premio, Edizione 2022
Categoria di Premio
"Moderne tecnologie di gestione e difesa dell'oliveto", Premio a Malayka Samantha
Picchi
Il Premio si riferisce alla pubblicazione
"Following the pest outbreaking: preliminary findings on the landscape
effect on Dasineura oleae and its
parasitoids in central Italy" Phytoparasitica, 28 Settembre 2021, che ha
ben delineato l'importanza dell'attacco di questo insetto, particolarmente
virulento in tempi recenti e, in particolare, nel sud della Toscana (provincia
di Grosseto). Per quanto i risultati si possano considerare preliminari ai fini
di un completo controllo dell'insetto, ciononostante essi hanno consentito di
comprendere quali componenti dello specifico habitat siano più influenti ai
fini dell'attacco parassitario. La rigorosa metodologia scientifica seguita, la
valutazione attenta di tutti i risultati raccolti e la comparazione con la
letteratura internazionale di settore, giustificano ampiamente l'assegnazione
del Premio.
Categoria di Premio "Biologia, genetica, chimica e biochimica
vegetale, biologia molecolare per disegnare l’olivo del futuro", Premio a Mirko Sodini
Il Premio si
riferisce alla pubblicazione "Multiple linear
regression and linear mixed models identify novel traits of salinity tolerance
in Olea europaea L." Tree Physiology, 22 Novembre 2021. Questo lavoro di ricerca si inserisce nella
vasta problematica, destinata a diventare sempre più complicata nel prossimo
futuro, della crescente salinità dei suoli coltivati. Per lo specifico della
pianta dell'olivo si è ipotizzata una relazione tra la tolleranza allo stress
salino e il grado di espressione di alcuni geni chiave come NHX, SOS1 e H+ATPase. Lo
studio è stato condotto su piante tolleranti la salinità (cv Frantoio) e non
tolleranti (cv Leccino). Di particolare interesse sono i risultati che
mettono in evidenza come la varietà sensibile alla salinità (Leccino) accumuli
ioni Na+ non solo nella radice, ma anche nelle foglie e nella corteccia, a
differenza della varietà Frantoio che accumula lo stesso ione solamente nella
radice. Analizzando le espressioni dei geni sopra ricordati si è ora in grado
di stabilire che la maggiore tolleranza della cv Frantoio è imputabile alla
compartimentalizzazione degli ioni Na+ nella radice che impedisce la loro
traslocazione alle foglie evitando il danno fisiologico a questi fondamentali
organi.
Categoria
di Premio " Elaiotecnica: dalla
gestione dell’elaiopolio alle moderne tecnologie per migliorare la qualità del
prodotto", Premio a Enrico Valli
Il Premio si
riferisce alla pubblicazione "An
HS-GC-IMS method for the quality classification of virgin olive oils as
screening support for the panel test " Foods, 9, 657 (2020). La valutazione degli olii di oliva è una
pratica che ha radici molto lontane e che sembra inesorabilmente legata ai panel
test per la classificazione degli oli di oliva, e alle analisi fisico-chimiche.
Le sensazioni positive o negative che si possono ricevere tramite la
valutazione ortonasale e retronasale è dovuta alla presenza di precise molecole
volatili che, a loro volta, dipendono dalla varietà delle situazioni
ambientali, agronomiche e tecnologiche. Durante le varie fasi di vita dell'olio
si possono originare varie molecole, alcune delle quali anche negative e che
impediscono, di necessità, la classificazione di quell'olio come extravergine
di oliva. L'individuazione di questi composti volatili diventa perciò
fondamentale e da sempre si usa la gascromatografia. Ultimamente si è pensato
di procedere ad analisi con un metodo decisamente più raffinato, basato sulla
HS-GC-IMS, che consente di avere "l'impronta digitale" di tutti i
componenti volatili nell'aroma dell'olio analizzato. Si è pertanto proceduto
all'analisi di 15 componenti volatili dell'aroma dell'olio, con il metodo
analitico precedentemente accennato e i risultati sono stati sottoposti ad una
accurata elaborazione statistica. Il risultato ottenuto consente di avere una
metodologia di screening che funziona da supporto dei panel test e che potrà
essere usata con successo dalle aziende che producono l'olio come dai
laboratori di analisi.