L’Accademia dei Georgofili ha bandito il concorso per l’assegnazione del “Premio Antico Fattore” 2025 per il settore della viticoltura e/o dell’enologia.
Il Consiglio Accademico dei Georgofili delibera di assegnare il Premio Antico Fattore Edizione 2025,
per la categoria "Pratiche enologiche dalla gestione della cantina alle moderne tecnologie per migliorare la qualità del prodotto" a: Giulia Scalzini, per il lavoro scientifico "Cell wall polysaccharides, phenolic extractability and mechanical properties of Aleatico winegrapes dehydrated under sun or in controlled conditions” con la seguente motivazione: Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Food Hydrocolloids, analizza l'effetto delle condizioni di appassimento di uve cv. Aleatico su alcuni parametri legati alla conservazione delle caratteristiche fenoliche e chimico-strutturali. I risultati ottenuti mostrano importanti risvolti applicativi per il miglioramento dei processi enologici finalizzati alla estrazione dei composti durante la vinificazione. L'articolo presenta un corretto approccio metodologico e analisi statistica dei dati e una approfondita discussione e presentazione dei risultati. Il lavoro è frutto di una collaborazione internazionale all'interno della quale Giulia Scalzini ha contribuito in modo rilevante, dalla fase di concettualizzazione a quella di scrittura del testo.
per la categoria "Biologia, genetica, chimica e biochimica vegetale, biologia molecolare per disegnare la vite del futuro" a: Silvia Procino, per il lavoro scientifico "Genetic diversity and signature of divergence in the genome of grapevine clones of Southern Italy varieties” con la seguente motivazione: La candidata, dott.sa Silvia Procino, presenta un lavoro di genetica della vite con l'obiettivo di mettere in evidenza le differenze genomiche tra diverse varietà di Vitis coltivate specificamente nei territori pugliese e campano. La constatazione di fondo si è basata sul fatto che il Sud Italia è riconosciuto come l'area italiana di coltivazione della vite nella quale ancora si allevano varietà autoctone e tradizionali. Tali varietà rappresentano pertanto un interessante serbatoio -sinora non sufficientemente utilizzato- di tratti/alleli utili sia per incrementare la qualità dell'uva che la tolleranza della pianta agli stress ambientali e biotici. Si è deciso pertanto di procedere alla analisi della struttura genetica della popolazione di tali varietà in 138 cloni di vite appartenenti a 6 varietà di vite campane e pugliesi caratterizzate da interessanti caratteristiche viticole e enologiche. Per accertare la diversità clonale delle sei varietà di vite indagate, si sono usati i dataset di SNP (polimorfismo a singolo nucleotide) su base genomica, generati dai metodi GBS (genotyping by sequencing) e ddRADSeq (double digest restriction-site associated DNA). Tra le varie acquisizioni ci appare di particolare significato l'identificazione di diversi loci SNP divergenti all'interno dei geni coinvolti nella fenologia della vite e nell'adattamento ambientale. Questa scoperta sottolinea che alcuni tratti, come quelli correlati alla gemmazione, alla fioritura e alla qualità del frutto, potrebbero aver svolto un ruolo chiave nell'adattamento di una determinata cultivar a specifiche condizioni climatiche locali.
per la categoria "Moderne tecnologie di gestione e difesa del vigneto" a: Filippo Del Zozzo, per il lavoro scientifico "Physiological efficiency of grapevine canopies having varying geometries: Seasonal and diurnal whole canopy gas exchange assessment under wellwatered and water deficit conditions” con la seguente motivazione: L’articolo di Del Zozzo et al. si distingue per l’approccio scientifico rigoroso, l’importanza applicativa nella gestione viticola in un contesto di cambiamento climatico e la qualità dei dati raccolti. L’analisi della fotosintesi e della traspirazione su scala stagionale e giornaliera fornisce informazioni pratiche e utili per viticoltori e ricercatori. Inoltre, la ricerca affronta un problema chiave per la viticoltura moderna – la selezione del miglior sistema di allevamento in condizioni climatiche critiche – offrendo risultati direttamente trasferibili al settore agricolo.
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