Sezione Sud Ovst dei Georgofili
Giornata di studio
Il cambiamento climatico
rappresenta indubbiamente una delle più significative sfide del nostro tempo,
con impatti che si estendono su molteplici aspetti della vita terrestre. L’agricoltura,
in particolare, si trova in prima linea a fronteggiare le problematiche poste
dal “climate change”, essendo i risultati produttivi, direttamente dipendenti dalle condizioni climatiche. Nell’ambito delle piante
agrarie, le colture frutticole perenni, a causa della complessità del loro
ciclo vegeto-produttivo, più delle altre stanno subendo gli effetti del
cambiamento climatico, con significative ripercussioni sulla gestione dei
sistemi produttivi, sulle rese e sulla qualità delle produzioni. Queste
problematiche, che verosimilmente saranno ancora più evidenti nel prossimo
futuro, stanno spingendo i frutticoltori a focalizzare sempre più le loro
attenzioni verso specie “neglette” caratterizzate da un elevato grado di
resilienza nei confronti del cambiamento climatico. In questo ambito, il fico
rappresenta senza ombra di dubbio una delle specie più interessanti per la sua
rusticità, la tolleranza alla carenza idrica e la capacità di valorizzare le
aree marginali degli ambienti aridi. In Italia, al pari di altri Paesi dell’area
mediterranea, il fico ha tradizioni colturali molto antiche che risalgono alla prima
colonizzazione greca. Tra gli areali italiani di coltivazione del fico, la
Calabria rappresenta uno dei più importanti. In questa regione il fico ha
trovato un contesto pedoclimatico particolarmente favorevole che consente alla
specie di estrinsecare al meglio le proprie attitudini produttive. Inoltre,
storicamente in Calabria l’elevata vocazionalità dell’ambiente di coltivazione è
stata ulteriormente esaltata da alcuni elementi antropici che hanno permesso di
aumentare ancora di più lo standard qualitativo della produzione e il suo
utilizzo come testimonia il riconoscimento della DOP “Fichi di Cosenza”. Questa
produzione rappresenta, infatti, un perfetto connubio tra l’ambiente di
coltivazione (area della provincia di Cosenza compresa la zona montuosa del
Pollino e quella dell'Altopiano Silano), la varietà (“Dottato”) e le tradizioni
colturali e culturali del territorio.
Tuttavia, l’ulteriore crescita
della filiera, che dopo un periodo di difficoltà, negli ultimi decenni ha fatto
registrare forti segnali di rilancio, dipenderà molto dalla capacità di
innovazione che essa avrà nel prossimo futuro. È proprio in questo specifico
ambito che si inserisce l’evento “INNOVAZIONI NELLA FILIERA DEI FICHI DI
COSENZA DOP” che ha lo scopo di illustrare agli operatori del settore i
risultati di alcune recenti attività di ricerca che possono contribuire a
migliorare e valorizzare la produzione nonché a rendere più sostenibile
l’intera filiera dei “Fichi di Cosenza” DOP.
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