I Georgofili in previsione del vertice dei Ministri dell’agricoltura del G20
L'aumento
dell'urbanizzazione, gli stili di vita sedentari, la virtualizzazione delle
relazioni sociali, il lavoro precario, i cambiamenti climatici e condizioni
senza precedenti come il lockdown per il Covid-19 hanno portato a un'escalation
di stress e ansia nella popolazione globale. Lo stress è una delle principali
cause di malattie non trasmissibili (NCD) come disturbi cardiovascolari,
metabolici, immunologici, oncologici e psichiatrici. Sia in Europa che nel
mondo, le malattie non trasmissibili stanno aumentando la loro incidenza e
mortalità, quindi le misure per il recupero dallo stress e la promozione di
stili di vita sani sono diventate cruciali per la salute pubblica.
Nell'ultimo
decennio, la ricerca ha focalizzato una crescente attenzione sugli effetti
preventivi e benefici del contatto con gli ecosistemi naturali, fra le quali
l’esperienza in foresta è considerata un metodo per influenzare positivamente
il benessere mentale, fisico e sociale. In effetti, vi sono prove crescenti che
suggeriscono che le foreste, compresi i boschi naturali e urbani, offrono
opportunità efficaci per migliorare la qualità della vita delle persone,
ridurre i costi dell'assistenza sanitaria pubblica e potenzialmente fornire
alternative e innovative fonti di reddito per il settore forestale. Di
conseguenza, il numero e la varietà di iniziative forestali per la salute e il
benessere sono aumentate in tutto il mondo: dallo Shinrin-Yoku e dal forest
bathing (FB) in Giappone alle foreste curative in Corea, dalla selvicoltura sociale
alle mostre d'arte, dalle foreste sepolcrali agli asili forestali, gli esempi
sono fiorenti. Anche in Italia si stanno sviluppando attività come quella in
atto presso Pian dei Termini (PT).
Tuttavia,
sebbene le relazioni tra il benessere forestale siano state ampiamente studiate
dal punto di vista medico, sono ancora non del tutto esplorate dal punto di
vista delle scienze forestali e sembra esserci un supporto inadeguato per gli
approcci interdisciplinari e la cooperazione tra silvicoltura e salute pubblica.
Per tali motivi l’Accademia ha programmato
questo incontro in cui esperti dei diversi settori interessati porteranno il
loro contributo di esperienze scientifiche sull’argomento.
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