Fitoplasmi e fitoplasmosi di vite, pomacee e drupacee

Giornata di studio ore 10.00

Negli ultimi anni si è assistito ad una recrudescenza di alcune malattie causate da fitoplasmi che, diffondendosi in maniera sempre più ampia sul territorio, hanno seriamente compromesso alcuni importanti settori dell’agricoltura italiana. La flavescenza dorata della vite, gli scopazzi del melo sono nomi ben noti ai produttori agricoli che sempre più frequentemente sono costretti a confrontarsi con queste emergenze fitosanitarie.
La pericolosità delle fitoplasmosi è accentuata dalla difficoltà di contrastare in maniera efficace, nel rispetto dell’ambiente e della qualità delle produzioni finali, la loro diffusione in pieno campo. Sono noti, infatti, numerosi vettori animali (psille, cixiidi, cicadellidi) in grado di trasmettere i fitoplasmi, anche a distanza, alimentandosi su piante infette.
Per contenere i focolai d’infezione e ridurre al minimo i rischi di diffusione delle malattie da fitoplasmi sono state messe in atto specifiche strategie di controllo tra cui particolare importanza rivestono i decreti di lotta obbligatoria.
Questa Giornata di studio, rivolta a tutti gli studiosi ed ai tecnici coinvolti nelle filiere produttive, si propone di aggiornare le conoscenze illustrando le principali acquisizioni raggiunte nello studio dei fitoplasmi e delle fitoplasmosi di vite, pomacee e drupacee.
Nel contempo, attraverso le riflessioni che emergono dai singoli lavori, si propone un approfondimento delle ricerche con l’intento prioritario di verificare sperimentalmente se si possano migliorare i mezzi e le strategie di difesa. Tuttora, infatti, per mancanza di mezzi diretti di lotta al patogeno, la difesa contro queste gravi malattie si concentra - e si limita - essenzialmente sul controllo dei vettori, sull’utilizzo di piante sane e sul costosissimo sradicamento delle piante infette. A complicare lo scenario concorre anche la indisponibilità di genotipi validi che siano nel contempo resistenti di fatto verso questi temibili patogeni. Dovendo operare in simili condizioni di difficoltà, si fa pressante l’esigenza di meglio conoscere l’epidemiologia delle fitoplasmosi in discussione, in modo da poter intervenire sugli anelli più deboli del ciclo. Ma è altrettanto importante investigare sulle relazioni patogeno-pianta ospite, non tralasciando gli studi sulle resistenze acquisite della pianta, sugli endofiti, sui ceppi attenuati di patogeni, ed anche sui fenomeni di “recovery”, ancora poco noti.
Emerge dal consesso degli studiosi coinvolti in questa esperienza di divulgazione il forte richiamo verso progetti nazionali futuri che permettano in pratica la continuazione delle ricerche i cui risultati sono stati qui riassunti.



Ore 10.00 – Inizio dei lavori

Introduzione di Paolo Alghisi

Presentazione delle relazioni:

Generalità sui fitoplasmi
Giuseppe Firrao

Insetti vettori
Alberto Alma

I giallumi della vite
Assunta Bertaccini

La distribuzione dei giallumi della vite in Italia
Marina Barba

Gli scopazzi del melo
Luigi Carraro

La moria del pero
Luciano Giunchedi

Il giallume europeo delle drupacee
Carlo Poggi Pollini