Sezione Nord Est dei Georgofili
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Dal suo primo rilevamento in Trentino, ormai quindici anni fa, Drosophila suzukii, specie invasiva originaria dell'Asia orientale, è diventata il principale insetto dannoso per la coltivazione di piccoli frutti e ciliegie in tutta Europa. In Italia, ha mostrato particolare aggressività nelle aree di coltivazione collinari e pedemontane del nord. Le attuali strategie di gestione, basate prevalentemente sull’uso di insetticidi per il controllo degli adulti, faticano a contenere le elevate popolazioni del fitofago, che, grazie alla sua polifagia e grande mobilità, sfrutta la possibilità di riprodursi massivamente negli habitat naturali circostanti, invadendo le colture non appena la frutta coltivata diventa suscettibile. Per queste ragioni, una strategia di gestione efficace non può prescindere dal controllo del fitofago nelle aree naturali favorevoli alla sua proliferazione, prima che avvenga la migrazione nei campi coltivati. Questo è possibile solo mediante l’implementazione di diverse tecniche di controllo biologico, tra cui il rilascio di imenotteri parassitoidi. La giornata di studio, promossa dalla sezione Nord-Est dell’Accademia dei Georgofili con il patrocinio della Fondazione Edmund Mach, e ospitata nell’auditorium della Cooperativa Sant’Orsola a Cirè di Pergine Valsugana (TN), si propone di aggiornare produttori e tecnici sui più recenti risultati dell’applicazione della lotta biologica classica tramite il rilascio dell’antagonista alieno Ganaspis kimorum, sull’efficacia del controllo biologico mediato da popolazioni indigene e avventizie di imenotteri parassitoidi, e sulle nuove frontiere del controllo biologico aperte dall’applicazione delle biotecnologie genetiche. Il convegno sarà aperto da due interventi che illustreranno il contesto produttivo e le strategie di difesa integrata messe in atto in due delle più rilevanti aree produttive di piccoli frutti e ciliegie del nord Italia.
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