Aflatossine del mais. Dall'emergenza alla prevenzione

Giornata di studio - ore 9.00

L’estate 2012, come quella del 2003, è stata particolarmente critica per la coltivazione del mais in Italia. Le condizioni climatiche verificatesi, causando stato di stress alle piante, hanno influenzato negativamente non solo le rese, ma anche la qualità della granella raccolta per la presenza in essa di aflatossine, metaboliti secondari di funghi patogeni del genere Aspergillus.
L’elevata tossicità di questi metaboliti, la loro capacità di percorrere l’intera catena alimentare del cereale fino a raggiungere l’organismo umano e la vigente normativa, che impone livelli particolarmente bassi di aflatossine negli alimenti per uso umano e nella materie prime per mangimi zootecnici, sono parte di un problema che ha un rilevante e preoccupante impatto negativo sull’economia del settore maidicolo. Scopo della Giornata di studio, organizzata dal Comitato consultivo dei Georgofili sui problemi della difesa delle Piante, è l’esame delle cause che, in sinergia con le avverse condizioni climatiche, favoriscono lo sviluppo dei patogeni responsabili della produzione di aflatossine e la disamina dei possibili interventi tecnici e normativi capaci di prevenire e/o contenere il danno causato da questi metaboliti.

Ore 9.00 – Inizio dei lavori

Presiede Paolo Alghisi

Relazioni:

La produzione di mais in Italia
Marco A. Pasti

Aspergillus flavus in mais: conoscere per prevenire le contaminazioni
Paola Battilani, Paola Giorni, Antonio Mauro

L’agrotecnica per la prevenzione della contaminazione da aflatossina in campo e nel post raccolta
Amedeo Reyneri, Massimo Blandino

Prevenire le aflatossine attraverso il controllo degli insetti
Emanuele Mazzoni, Paolo Cravedi

Le aflatossine nelle filiere agro-alimentari: dal feed al food
Lucia Bailoni, Amedeo Pietri, Antonio Gallo e Francesco Masoero

Aflatossina B1 nel mais: aspetti normativi e valutazione dei residui nelle specie animali
Carlo Brera, Chiara Guarino

Ore 12.30 – Discussione